Perchè è importante
Il datore di lavoro deve sempre predispone un piano di emergenza nel caso in cui sono occupati almeno 10
lavoratori. Inoltre, a decorrere dal 04/10/2022, l‘obbligo è esteso anche ai luoghi di lavoro aperti al
pubblico caratterizzati dalla presenza contemporanea di più di 50 persone, indipendentemente dal numero
dei lavoratori. In entrambi i casi la documentazione deve essere realizzata secondo i criteri indicati negli
allegati I e II dei nuovi Decreti Ministeriali.
Di cosa si tratta
È una relazione che prende in considerazione le caratteristiche dei luoghi di lavoro, le persone presenti, i
lavoratori esposti a rischi particolari, gli addetti all’attuazione del piano, il grado di formazione e
informazione fornito ai lavoratori.
È responsabilità del datore di lavoro predisporre in azienda un sistema per la gestione delle emergenze che
abbia al centro la formazione della squadra e la definizione del Piano di Emergenza Aziendale.
Che cosa consegniamo all’azienda
La nostra attività di analisi si applica a piccole aziende e ad organizzazioni di media-grande complessità. Lo
scopo è quello di realizzare un documento che sarà usato per preparare la squadra d’emergenza.
La squadra di emergenza ha il compito di intervenire al verificarsi di un evento, di una circostanza che
determina una situazione potenzialmente pericolosa per la incolumità delle persone e/o dei beni. Un
incendio, una fuga di gas, un blackout, una rapina o un malore ad un collega, o altro grave incidente come
può essere un terremoto, un evento atmosferico, un incidente chimico, deve essere gestito attraverso una
chiara struttura del personale, attribuzione di funzioni, procedure, istruzioni.
Il documento finale, più o meno complesso, viene consegnato al datore di lavoro ed allegato al documento
di valutazione rischi.
Cosa rischia il datore di lavoro
Il datore di lavoro secondo le nostre leggi è considerato il Garante della salute e sicurezza dei lavoratori. Egli
ha quindi un obbligo di sicurezza da cui discende l’adozione di tutte le misure di prevenzione e protezione
necessarie. Egli si assume sempre la responsabilità principale nella valutazione del rischio, quindi la scelta
del consulente risulta essere molto importante.
I rischi per il datore di lavoro nascono dalle violazioni del D.L.vo 81/08, del Cod. civile e del Cod. penale e
consistono in sanzioni amministrative, sanzioni penali (contravvenzioni e delitti), azioni legali dei lavoratori,
e ad azioni di regresso dell’Inail. Una stima dei possibili costi che potrebbe sostenere è impossibile da
realizzare (dipende dal tipo di violazione e dalle conseguenze).