Perchè è importante
Il datore di lavoro deve sempre valutare il rischio incendio applicando il D.L.vo 81/08 ed il D.M. 10/03/98
tenendo conto delle recenti modifiche introdotte dai Decreti Ministeriali del settembre 2021. La
valutazione consente di attuare le principali misure di prevenzione e di dimostrare che l’attività svolta dai
lavoratori avviene in sicurezza. L’analisi viene riportata in un allegato definito Documento di valutazione del
rischio incendio e risulta essere fondamentale per approfondire questi aspetti con un nostro tecnico della
prevenzione incendi iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno (D.M. 5 agosto 2011)
Di cosa si tratta
Il metodo per valutare il rischio incendio prende in considerazione anzitutto i materiali presenti,
classificandoli per la facilità di essere combustibili o infiammabili, quindi valuta le sorgenti che possono
creare l’innesco, infine considera le situazioni che possono determinare una facile propagazione
dell’incendio.
Che cosa consegniamo all’azienda
Consegniamo una relazione che considera i seguenti aspetti:
- Sopralluogo approfondito in azienda per valutare la conformità dei locali, il ciclo produttivo, la gestione
dei macchinari e degli impianti, le competenze dei lavoratori, la presenza di attrezzature antincendio, di
certificazioni, di procedure per l’emergenza. - Acquisizione delle informazioni per capire se l’attività rientra tra quelle comprese nel DPR 151/11 ed il
tipo di normativa antincendio da adottare. - Analisi del rischio ai sensi del D.M. 10/03/1998, secondo le seguenti fasi:
1. individuazione di ogni pericolo di incendio (p.e. sostanze facilmente combustibili e infiammabili, sorgenti
di innesco, situazioni che possono determinare la facile propagazione dell’incendio);
2. individuazione dei lavoratori e di altre persone presenti nel luogo di lavoro esposte a rischi di incendio;
3. eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio;
4. verifica della adeguatezza delle misure di sicurezza esistenti ovvero individuazione di eventuali ulteriori
provvedimenti e misure necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio.
Cosa rischia il datore di lavoro
Il datore di lavoro secondo le nostre leggi è considerato il Garante della salute e sicurezza dei lavoratori. Egli
ha quindi un obbligo di sicurezza da cui discende l’adozione di tutte le misure di prevenzione e protezione
necessarie. Egli si assume sempre la responsabilità principale nella valutazione del rischio, quindi la scelta
del consulente risulta essere molto importante.
I rischi per il datore di lavoro nascono dalle violazioni del D.L.vo 81/08, del Cod. civile e del Cod. penale e
consistono in sanzioni amministrative, sanzioni penali (contravvenzioni e delitti), azioni legali dei lavoratori,
e ad azioni di regresso dell’Inail. Una stima dei possibili costi che potrebbe sostenere è impossibile da
realizzare (dipende dal tipo di violazione e dalle conseguenze).