Perché è importante
Il datore di lavoro deve sempre effettuare una valutazione del rumore per identificare gli ambienti di lavoro
dove l’esposizione rappresenta un rischio per la salute. L’attività è obbligatoria perché il rumore causa
malattie permanenti e irreversibili e per di più senza dare segni circa gli effetti che andrà col tempo a
determinare. L’analisi deve essere svolta almeno ogni quattro anni, deve essere svolta ai sensi dell’art. 190
del D.L.vo 81/08 ed essere riportata in un allegato definito Documento di valutazione del rischio rumore.
Di cosa si tratta
La valutazione analizza il tipo di sorgente attraverso una ricognizione dei macchinari utilizzati ed i dati
disponibili: libretto d’istruzioni, banca dati di Regioni o Inail, senza ricorrere a misurazioni acustiche o al
limite facendo una misura estemporanea per comprendere se l’ambiente di lavoro è inquinato. Se al
contrario si ritiene che nell’ambiente si superino i “valori inferiori d’azione” indichiamo al datore di lavoro
che ha l’obbligo di procedere con le misure strumentali.
La bonifica degli ambienti di lavoro rumorosi diventa, se necessario, l’attività di prevenzione e protezione
da progettare con estrema attenzione attraverso interventi prioritari quali la riduzione del rumore, la
riduzione della trasmissione del rumore, la riduzione dei tempi di lavoro, l’uso dei dispositivi di protezione
individuale.
Che cosa consegniamo all’azienda
Consegniamo una relazione che considera i seguenti aspetti:
- Verifica del livello di esposizione individuale al rumore (sup./inf. ai limiti previsti dalla normativa)
- Analisi libretti d’istruzione
- Misurazioni dirette
- Ritmi e cicli di produzione
- Calcolo delle esposizioni
- Programma misure d’intervento
- Considerazioni finali
Cosa rischia il datore di lavoro
Il datore di lavoro secondo le nostre leggi è considerato il Garante della salute e sicurezza dei lavoratori. Egli
ha quindi un obbligo di sicurezza da cui discende l’adozione di tutte le misure di prevenzione e protezione
necessarie. Egli si assume sempre la responsabilità principale nella valutazione del rischio, quindi la scelta
del consulente risulta essere molto importante.
I rischi per il datore di lavoro nascono dalle violazioni del D.L.vo 81/08, del Cod. civile e del Cod. penale e
consistono in sanzioni amministrative, sanzioni penali (contravvenzioni e delitti), azioni legali dei lavoratori,
e ad azioni di regresso dell’Inail. Una stima dei possibili costi che potrebbe sostenere è impossibile da
realizzare (dipende dal tipo di violazione e dalle conseguenze).